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Detox di primavera: depurazione fegato

È tempo di detox di primavera! Sta sbocciando la la stagione dei fiori e, dopo le abbuffate e la stasi invernale, è arrivato il “momento detox“. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese questa è la stagione in cui l’elemento LEGNO (FEGATO e CISTIFELLEA) si esprime al massimo.

Il FEGATO è il principale organo emuntore, deputato cioè all’eliminazione dei prodotti catabolici e di scarto (quelle che comunemente chiamiamo tossine) e la sua normale attività è spesso sovraccaricata dal nostro stile di vita. (Che prevede il consumo abituale di farmaci, alcool, fumo, cibi grassi e raffinati) e dall’espressione squilibrata della rabbia, quando l’emozione viene repressa o viene espressa eccessivamente. Per fortuna la natura ci ha fornito molti rimedi per riequilibrare questo organo e molti di essi sono a base di piante (tisane, gemmoderivati, tinture).

Le piante medicinali ideali per il detox di primavera sono quelle attive su fegato e cistifellea e possono essere classificate in piante con:
– azione PROTETTIVA e DISINTOSSICANTE.
– azione COLAGOGA (favoriscono lo svuotamento della cistifellea).
-piante con azione COLERETICA (stimolano la produzione di bile).
-piante con azione PREVENTIVA ed ATTIVA sui CALCOLI BILIARI.

PRINCIPALI PIANTE CON AZIONE PROTETTIVA E DISINTOSSICANTE:

CARDO MARIANO (silybum marianum)

I suoi semi, grazie alla presenza della silimarina hanno attività epatoprotettrice e rigeneratrice delle cellule epatiche.Utile in caso di epatosteatosi (fegato grasso), cirrosi epatica, epatite cronica o acuta.Si trova in moltissimi preparati sotto forma di compresse, tintura madre o tisana.

Ecco la ricetta per un decotto:

  • Un cucchiaino di semi di cardo mariano sono sufficenti per una tazza d’acqua (250 ml).
  • Far bollire per almeno 5 minuti.Se ne consiglia l’assunzione di una o tre tazze al giorno.
CARCIOFO (cynara scolymus):

I principi attivi contenuti nelle foglie hanno attività disintossicante, epatoprotettrice e coleretica e diminuiscono la produzione di colesterolo grazie alla cinarina. È inoltre in grado di rigenerare le cellule epatiche e di ostacolare i danni provocati dai radicali liberi. Può essere assunto sotto forma di compresse, tintura madre o tisana.

Le foglie di carciofo sono molto amare quindi si possono mescolare ad altre piante che hanno le stesse proprietà disintossicanti ed epatoprotettive. Ecco la ricetta per un decotto:

  • CARCIOFO(foglie) 30 gr.
  • CURCUMA (radice) 20 gr.
  • TARASSACO (radice) 15 gr.
  • BOLDO (foglie) 15 gr.

Portare ad ebollizione 250 ml d’acqua contenente un cucchiaino abbondante di tisana. Far bollire per 5-10 minuti. Bere dopo i pasti.

ROSMARINO (rosmarinus officinalis):

I principi attivi contenuti nelle foglie sono in grado di esercitare un’attività epatoprotettrice sugli epatociti oltre ad avere attività coleretica. È utile nelle epatopatie croniche ma può essere d’aiuto anche assunto come infuso dopo un pasto particolarmente ricco ed abbondante, inoltre è ricco di antiossidanti come i flavonoidi, vitamina C e tannini che aiutano a contrastare i radicali liberi e ad eliminare le tossine.

Come le altre due piante consigliate per il detox di primavera, si trova in commercio sotto forma di compresse, tintura o tisana ma può essere assunta facilmente tramite INFUSO mettendo un rametto di rosmarino a riposare per 10-15 minuti in una tazza d’acqua (portata precedentemente ad ebollizione).

Un’altra maniera per sfruttarne i benefici è quella del MASSAGGIO ADDOMINALE con olio essenziale: 4-5 gocce in un olio vettore (mandorle dolci o jojoba).

PRINCIPALI PIANTE CON AZIONE COLAGOGA e COLERETICA:

RAFANO NERO (rafanus niger):

I principi attivi contenuti nella radice aiutano lo svuotamento della cistifellea ma hanno anche attività coleretica e drenante epatica.
È particolarmente utile in caso di emicrania (di origine epatica) e facilita l’espulsione della bilirubina mantenendone la produzione ad un livello ottimale.
Il rafano nero è la pianta ideale per drenare l’organismo in primavera poiché, oltre ad agire a livello epatobiliare e digestivo, drena i liquidi corporei, è antiossidante e stimola la fluidità delle secrezioni bronchiali.
Solitamente si trova sotto forma di tintura madre.

BOLDO (Peumus boldus)

La boldina contenuta nelle sue foglie ha proprietà coleretiche e colagoghe :varia la secrezione biliare modificandone la viscosità e diminuendo la concetrazione dei sali biliari.

Ciò comporta un notevole miglioramento in caso di insufficenza biliare e nelle lievi disfunzioni epatiche.

Il boldo è comunemente utilizzato come estratto secco o tintura in molti preparati erboristici o come infuso (2gr di foglie per tazza d’acqua).

CURCUMA (Curcuma longa)

La curcumina contenuta nella radice ha azione coleretica, favorisce l’aumento della quantità d’acqua nella bile che risulta quindi maggiormente diluita e aumentata di volume.

Tale attività migliora la digestione e permette di evitare la formazione dei calcoli biliari.

La curcumina è inoltre nota per il suo potere antiossidante e antinfiammatorio.

E’ possibile assumerla come spezia (la dose giornaliera consigliata è di due cucchiaini al giorno) ma ha una bassa biodisponibilità quindi si è soliti abbinarla al pepe nero poiché la piperina ne aumenta l’assorbimento intestinale. Anche abbinarla ad un grasso (olio o burro) ne facilita l’assimilazione.

In commercio esistono moltissimi preparati contenenti la curcuma ma un modo interessante di assumerla potrebbe essere il GOLDEN MILK.

Occorre preparare una pasta di curcuma (si conserva in frigo per 40 gg). mescolando mezzo bicchiere d’acqua bollente con mezzo bicchiere di curcuma in polvere e mezzo cucchiaino di pepe nero.

PIANTE AD AZIONE PREVENTIVA ED ATTIVA SUI CALCOLI BILIARI:

Tra le piante esaminate per il detox di primavera, quelle capaci di contrastare la formazione di calcoli biliari e con azione disgregante sugli stessi sono:

  • Carciofo.
  • Boldo.
  • Rafano Nero.
Abbiamo passato in rassegna le principali piante depurative e disintossicanti di fegato e cistifellea, scegliete pure quelle che vi sembrano più adatte alle vostre esigenze ma sempre dopo aver consultato uno specialista in materia (naturopata, erborista o medico-naturopata).

Bibliografia:

  • Le tisane terapeutiche, Luciano Zambotti, edizione Tecniche Nuove.
  • Il grande manuale di erboristeria, Michael Terra, edizioni Mediterranee.

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