Leone: segno zodiacale in astrologia e astrosofia

leone segno zodiacale


Il Leone è il quinto segno zodiacale, l’Astrologia lo descrive come dotato di lealtà e coraggio, sicuro di sé, spesso eccessivo o esageratamente scenografico. In questo breve articolo proverò a darvi una visone anche secondo l’Astrosofia.

Leone: caratteristiche del segno zodiacale


Periodo: dal 23 luglio al 22 agosto
Elemento: fuoco
Genere: maschile conservativo
Pianeta governatore: Sole
Parola d’ordine: io creo.


Caratteristiche del Leone rispetto agli altri segni


Il glifo del segno del Leone assomiglia alla coda dell’animale che lo rappresenta ma è anche la versione più arzigogolata della lettera greca lambda ( iniziale di leone appunto ).

Spesso cerco di evidenziare come ogni segno rappresenti un’evoluzione in termini non solo di cicli naturali, ma anche relazionali e sociali. Quando parliamo di Leone parliamo di un uomo o di una donna che prendono il comando, di leader indiscussi ( non a caso il leone è detto il re della foresta ), di monarchi (a livello storico si può verificare l’alternanza delle monarchie relative ai transiti in questo segno).

Il genere maschile è sempre attivo, in questo caso dominante con il rischio di risultare dispotico. Il capo, che diriga un’azienda, che gestisca uno Stato o una famiglia, è riconducibile a questo segno e il suo carattere conservativo sta ad indicare proprio la funzione che ha, cioè mantenere la stabilità.
Qui l’elemento fuoco sta a significare carisma, visibilità, luce della ribalta. È il calore del Sole che scalda il cuore ( è notoriamente considerato uno dei segni più generosi ), al massimo della sua potenza come avviene in estate, ma anche luce che rende visibili, che mette in mostra.

Rispetto all’altro segno di fuoco, l’Ariete, l’aspetto egoistico non emerge per dimostrare a se stesso di valere, ma per essere riconosciuto ed esprimere il proprio valore nella società, in un clan.

Il Leone infatti è il primo dei quattro segni che l’Astrosofia classifica come estroversi, che hanno bisogno di un confronto con l’esterno e si guardano attraverso gli occhi degli altri . Qui prevale il cervello-cuore, non basta sopravvivere, bisogna ricoprire un ruolo, non basta essere umani, bisogna essere riconoscibili, etichettabili con titoli di marito, padre, cittadino, sindaco ecc..

Quale potrebbe essere il lavoro perfetto per il Leone?


Se c’è un “Boss delle cerimonie” quello è proprio il Leone: battesimo, comunione, cresima, matrimonio, conseguimento di diplomi o lauree, anniversari o ricorrenze di ogni tipo sono territorio suo.

Con questo segno però comincia ad affacciarsi il senso di colpa tipico degli estroversi ( che avrà espressione massima con lo Scorpione ) perché tutto è ricondotto nell’ottica di ciò che è bene per il gruppo e gli impegni presi vanno onorati (é quello che soffre maggiormente in caso di divorzio) .
I mestieri che si addicono al quinto segno zodiacale sono quindi tutti quelli in cui possa esprimere un ruolo o conferire un ruolo ad altri (sindaco, capo di stato) o in cui possa emergere (attore, politico, soprattutto chi fa discorsi in pubblico animatore di feste) o chiunque lavori nel mondo dello spettacolo o nella creazione di eventi.

Il segno del Leone secondo l’Astrosofia


L’Astrosofia ha decretato la razza latina il popolo con le caratteristiche più leonine e in particolare il popolo italiano che ha il culto della famiglia e delle cerimonie.
Parlando di corpo umano l’Astrologia classica associa al Leone il cuore, mentre con l’Astrosofia parliamo di anatomia energetica quindi di meridiano della Milza Pancreas associato al cereale mais.

Ferita emozionale associata al segno del Leone


Questa innovativa branca dell’Astrologia ha attribuito al segno la ferita da autoritarismo data (un’evoluzione della ferita da ingiustizia), che crea la maschera del “padre-padrone”, identificato nel suo ruolo. Tipica la frase “questa è casa mia e qui comando io”.

La paura è quella di risultare freddo, senza cuore e quindi di non essere amato. Superando la ferita imparerà a lasciar cadere la maschera e l’eccesso di formalità capendo che il valore di un essere umano è aldilà del titolo o della gerarchia.

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